martedì 22 novembre 2011

DEDICATO A CALDEROLI E ALLA FECCIA LEGHISTA


Giacomo Salerno
Se (come giustamente sollecita il Capo dello Stato) verrà concessa la cittadinanza ai figli di migranti che nascono in Italia, e che sono italiani per logica, per crescita e per educazione, ma non per la legge, dice il Calderoli che la Lega “farà le barricate”. Credo che ci sia un errore, annoso, al quale rimediare. Un peccato di omissione del quale ris...chiamo, presto o tardi, di doverci vergognare non solo di fronte ai figli di migranti che nascono in Italia, ma anche di fronte ai nostri figli.



L'errore è questo: che ogni volta che Calderoli o un altro gerarca verde ha aperto la bocca per minacciare barricate, o schioppettate, o forconate, e sempre per qualche causa ripugnante o qualche ragione tirchia, e sempre con quel ghigno gongolante e quei toni da taverna di chi si sente popolo in mezzo ai fighetti; avremmo dovuto rispondergli, metafora per metafora, che le loro barricate, se prima non arrivano l'esercito o i carabinieri a spianarle, gliele tiriamo giù noi con la ruspa e poi ci piantiamo sopra il Tricolore repubblicano, perché di vent'anni di razzismo organizzato ne abbiamo le balle piene, e di ruspisti ne conosciamo a gogò. La Lega crede di avere il monopolio dei modi bruschi, ma sbaglia. Nelle taverne del Nord che frequentiamo il dito medio lo mostrano a chi odia l'Italia, non a chi arriva da lontano per nascerci.

(Michele Serra)


lunedì 14 novembre 2011

Gl' istruiti

Impegnati in una discussione
al circolo co' compagni der partito
ci s'era incasinati alla mozione
... pe' scriverla nel modo stabilito;

"se lo dici così quello s'arrabbia"
"ma allora perde d'efficacia"
s'era tutti chiusi in una gabbia
pe' usa' il giusto aggettivo, con tenacia.

Guardava perplesso il buon Graziano
noi quattro impegnati alla stesura,
ci zittì con un gesto della mano:

disse: "ma state a ragionà su ogni parola?
v'avrebbe fatto bene un po' di vanga
siete stati troppo su' banchi di scuola !"

Sandrino Bonomi

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Per quanto stucchevole è ovvio che la nostra
piccola vita gira intorno a qualcun...o che
ha fatto di noi degli idioti felici o dei
saggi pieni di risentimento.

- Efraim Medina Reyes



Roberto Serra
Monti è presidente europeo della Commissione Trilaterale,gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 73 da Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg.Dal 2005 è international advisor per Goldman Sachs.È advisor della Coca Cola Company ecc..ecc...MA A QUESTO COSA GLI E' NE PUO' MAI FOTTERE DELL'OPERAIO CHE NON ARRIVA A FINE MESE,DELL'AZIENDA IN CRISI CHE NON RIESCE AD AVERE FINANZIAMENTI DALLE BANCHE,DEI GIOVANI CHE NN POSSONO PROGRAMMARE IL FUTURO..XKè PERENNEMENTE PRECARI..OPPURE DEI UN 45ENNE CHE HA PERSO IL LAVORO??QUESTO TRATTERA' L'ITALIA COME UNA BANCA..E GLI ITALIANI COME CLIENTI !!

Giuseppina Ficarra:
Una inquietante banca che controlla il continente europeo, l'Italia e la Grecia attraverso tre suoi uomini: Mario Draghi, mario Monti, e Lucas Papademos. Questi due imposti all'Italia ed alla Grecia con la violenza di un ricatto finanziario spaventoso.
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Demetrio Cutrupi:
il cambiamento non ce lo siamo conquistato, perché questa situazione è figlia di spinte esterne più che di una consapevolezza maturata all’interno. Ora abbiamo davanti una seconda occasione, dopo quella seguita al crollo della Prima Repubblica, per riformare il sistema, per ripartire e per ricostruire. Una terza probabilmente non ce la darà nessuno.

IL TRATTATO SCONOSCIUTO ..e le domande di Pinco Pallino

Domande sul Trattato di Lisbona

PINCO PALLINO: Sono un vostro lettore, vorrei porvi alcune domande.
È vero che con il trattato di Lisbona in vigore dal primo dicembre gli stati nazionali perdono sovranità?
Risposta: non c'è dubbio.

PINCO PALLINO: È vero che che il trattato, di fatto, è una copia della costituzione europea bocciata dal francesi per referendum?
Risposta: non c'è dubbio.

PINCO PALLINO: È vero che che la Commissione Europea non la vota il Parlamento Europeo ma la nominano 27 capi di stato?
Risposta: La Commissione Europea è decisa dai capi di stato e di governo ed è il risultato di complicate mediazioni. Il Parlamento può sfiduciarla, ma non può formarne un'altra. Deve aspettare il risultato della mediazione successiva.

PINCO PALLINO:È vero che che le leggi della Commissione Europea, da adesso, sono al di sopra di quelle nazionali?
Risposta: In molti casi, ormai, le leggi europee sono di grado superiore a quelle nazionali. Il trattato di Lisbona estende l'area della supremazia legislativa europea.

PINCO PALLINO:È vero che che il Parlamento Europeo può bocciare le decisioni della Commissione Europea solo con una maggioranza del 55% rappresentativa del 65% della popolazione europea?
Risposta: Non è vero. Questa regola vale per rendere valida, o invalida, una decisione del Consiglio Europeo, che è la prima istituzione europea, in molti casi al di sopra di Commissione e Parlamento.

PINCO PALLINO:È vero che nel trattato si parla di pena di morte in caso di sommossa e di guerra preventiva?
Risposta: Era vero fino all'anno scorso. Non è più vero perché una maggioranza qualificata di paesi membri ha ormai ratificato una modifica legislativa che stabilisce, senza eccezioni, la non applicabilità e giustificabilità della pena di morte in ogni circostanza.

PINCO PALLINO:È vero che si sta delineando un esercito europeo?
Risposta: Si discute della formazione di un corpo di pronto intervento, europeo, nettamente distinto dalla NATO. Ma ogni decisione in merito è ancora assai lontana. I pareri sono molto discordi.

PINCO PALLINO:È vero che il trattato proibisce lo sciopero verso le istituzioni della UE?
Risposta: La domanda non è chiara. Il diritto di sciopero è sancito in generale. Cosa significhi fare sciopero contro le istituzioni europee non capisco bene. Ma non mi risulta che ci sia una norma del genere nel trattato.

PINCO PALLINO:È vero che del trattato di Maastricht i giornali ne hanno scritto per mesi e del trattato di Lisbona non ce n'è quasi traccia?
Risposta: Il trattato di Lisbona è la prosecuzione, in linea diretta, del trattato di Maastricht.
Il Trattato di Lisbona cambierà (io credo in peggio) la vita di milioni di cittadini.

Grazie dell'attenzione, Antonio Ciambellini

venerdì 28 ottobre 2011

Le mani sugli italiani. Nelle tasche? No, al collo!!!!!

di Maria Novella Oppo |

Siamo stati ben istruiti, sere fa in tv, dal ministro della pubblica istruzione Gelmini sul motivo per cui Berlusconi non avrebbe di certo inserito la patrimoniale nella sua famigerata lettera all’Europa, nonostante che ormai siano in molti, anche tra i miliardari, a richiederla.

La signora, in uno sprazzo di originalità, ci ha detto che il premier non vuole «mettere le mani nelle tasche degli italiani»! Ma avrebbe fatto meglio a dire che il governo non vuole mettere le mani nelle tasche di Berlusconi.
Tanto, ormai si è capito che ci sono italiani cui è perfino inutile mettere le mani in tasca, perché non c’è più niente da prendere.

L’unica cosa che si può fare è mettere loro le mani al collo per privarli della vita, cioè del lavoro. E così sta facendo il governo Berlusconi proprio nei confronti di quei cittadini che le tasse le hanno sempre pagate e non sono mai stati sotto processo per reati fiscali, come Berlusconi o le sue numerose aziende, che ovviamente non hanno tasche.

giovedì 27 ottobre 2011

I poliziotti italiani sono costretti a pagarsi la benzina delle volanti di tasca propria.
Nel 2012-2013 il settore della sicurezza subirà 60 milioni di euro di tagli.
Tutto questo mentre pochi giorni fa il Ministero della Difesa ha acquistato 6 Maserati da oltre 100.000 euro l'una.
Oltre 600.000 euro per comprare 6 automobili, un'azione squallida, stupida ed incoerente con la politica mondiale, che chiede sacrifici e riduzioni degli sprechi.
La lettera d'intenti presentata ieri da Silvio Berlusconi a Bruxelles prevede la possibilità di licenziare più facilmente, ma a quanto pare non vale per tutti. Infatti Palazzo Chigi (sede del governo e residenza del Presidente del Consiglio) ha appena compiuto 33 nuove assunzioni, 12 delle quali sono di dirigenti, per un totale di 4600 dipendenti.
Entro il 2026 uomini e donne italiani andranno in pensione a 67 anni e il nostro governo si permette ancora questi privilegi.
Le auto blu vanno abolite, tutte.
I voli di stato vanno aboliti per tutte le cariche, Presidenza della Repubblica compresa.
I parlamentari vanno dimezzati e il loro stipendio deve essere portato in linea con la media dei salari nazionali.
La casta esiste e resiste, ma cazzo se gli faremo il culo. -Thomas

Brevetti, patate e broccoli come auto di lusso

Le mani delle multinazionali sui prodotti agricoliLe grandi aziende internazionali si stanno garantendo l'esclusiva su molti alimenti. Chi vorrà coltivarli sarà costretto a pagare una royalty. Con un effetto inevitabile: l'aumento dei costi per produttori e consumatori

di ANDREA TARQUINI


BERLINO - Pomodori, patate, broccoli, ogni altro alimento. Oggi li comprate al negozio, al mercatino sotto casa, al supermarket. Dovrete sempre continuare a farlo per nutrirvi, ovviamente, ma in un futuro prossimo potrà costare più caro a voi consumatori e ancor più caro ai produttori, perché le grandi multinazionali dell'agroalimentare brevettano all'Epo (European patents office, ufficio europeo dei brevetti, sede Monaco di Baviera) queste produzioni, e quindi in sostanza se ne assicurano l'esclusiva. Contro questa pratica, incompatibile con normative e leggi della stessa Ue, si terrà domani alle 11 a Monaco una manifestazione internazionale.

Il brevetto per strappare al resto del mondo l'esclusiva della patata, del pomodoro, del broccolo, della bistecca, secondo le associazioni di difesa della natura e della materia vivente come Equivita in Italia, è ormai una strategia portata avanti a carte scoperte da multinazionali come Monsanto, Dupont, Syngenta, Bayer, Basf solo per citare alcune tra le più potenti. Domani appunto l'Ufficio europeo dei brevetti annullerà il ricorso contro il brevetto sul broccolo (EP10698199), e in quel giorno è convocata la manifestazione davanti alla sua sede nella capitale bavarese. Poi seguirà il brevetto sul pomodoro (EP1211926). In altre parole, per spiegare tutto ai profani: chi vorrà coltivare pomodori dovrà pagare ogni anno al detentore del brevetto, cioè a una multinazionale, una royalty, un diritto di brevetto. Cioè coltivare broccoli o pomodori, materia vivente e patrimonio alimentare comune dell'umanità, verrà equiparato a produrre una bella Bmw o Mercedes, cioè ovviamente diritto esclusivo del produttore d'auto, e dei suoi team di ingegneri, ricercatori e operai che hanno sviluppato l'auto messa poi in vendita.

Un pomodoro o un broccolo come un'auto di lusso, ti saluto consumatore e cittadino. La produzione indipendente di verdure di cui l'umanità si nutre da millenni verrà quasi equiparata all'attività di chi, come le industrie cinesi controllate dal sistema totalitario al potere a Pechino, produce e vende copie spudorate di auto, treni ad alta velocità o aerei i cui originali sono stati costosamente studiati, elaborati, sperimentati e prodotti nel mondo libero, dall'Europa al Nord America, dal Giappone alla Corea del Sud.

Conseguenza: agricoltori e allevatori, soprattutto nel terzo mondo ma anche da noi in Europa, rischieranno di andare in rovina, e molti di loro ci andranno davvero, mentre non andranno in rovina le industrie di proprietà del partito-Stato cinese che copiano i prodotti originali dell'industria europea, giapponese, nordamericana, sudcoreana. Paradossale ma rischiamo proprio questo. E i consumatori pagheranno il conto col carovita, quindi peggio che comprare una copia cinese a buon mercato di un prodotto europeo. Le decisioni dell'Epo, notano le organizzazioni di difesa della natura e della materia vivente, contraddicono l'articolo 53b della convenzione europea dei brevetti e l'articolo 4 della direttiva europea sulla brevettabilità del vivente.

Sembra linguaggio ostico da addetti ai lavori, ma tradotto in pratica significa che le multinazionali non avranno più solo in mano i brevetti esclusivi del cibo transgenico, bensì anche del cibo tout court. E' una strada strisciante verso la cancellazione della sovranità alimentare degli Stati e delle economie e la privatizzazione della materia vivente. Se brevetti il broccolo o il pomodoro, detto in soldoni, l'agricoltore ovunque nel mondo dovrà pagarti ogni anno i diritti, con pesanti conseguenze per la sua sopravvivenza economica e per il prezzo al consumo. Come ha detto Kerstin Lanje di Misereor, "in tempi in cui quasi due miliardi di persone soffrono la fame è semplicemente immorale far crescere i prezzi degli alimenti creando monopoli dei brevetti".


(25 ottobre 2011)